Recentemente è stato portato a termine uno studio da parte della Sport and Exercise Discipline Group, Faculty of Health, University of Technology Sydney, Lindfield, Australia dal titolo “Gli effetti dell’abbigliamento a compressione graduata sull’esecuzione di attività lavorative manuali prolungate e sul recupero” (
leggi il riassunto in inglese dell’articolo). L’esperimento è stato condotto su un gruppo di lavoratori di sesso maschile, in un’azienda manifatturiera, per
studiare gli effetti dell’utilizzo di capi a compressione graduata.
L’affaticamento muscolare e lo sforzo percepito, grazie all’uso di questi indumenti,
sono stati ridotti rispetto alle stesse attività svolte in loro assenza.
Questo studio ha dimostrato che l’
utilizzo di indumenti compressivi può portare a dei benefici concreti in ambito lavorativo, ed è una piccola dimostrazione che anche per gli uomini questo tipo di capi potrebbe entrare a far parte dell’abbigliamento nelle attività di ogni giorno, e comunque in tutte quelle situazioni in cui le gambe sono sottoposte ad un certo tipo di stress (per esempio, anche il semplice stare in piedi alla propria postazione durante tutto il turno di lavoro).
Spesso le donne iniziano ad approcciarsi al mondo delle calze elastiche quando ormai sono in corso patologie particolari alle gambe. Le vene varicose sono il classico caso d’inestetismo che porta le signore (più o meno giovani) ad iniziare ad usare calze compressive. Questi problemi colpiscono anche gli uomini, ma nel loro caso l’effetto è meno traumatico poiché gli inestetismi iniziali vengono facilmente coperti con i pantaloni lunghi, quindi, non sempre ci si preoccupa di investigare oltre. Purtroppo queste “imperfezioni” sono in realtà un sintomo di patologie venose più gravi e già in corso, che vanno diagnosticate approfonditamente e curate.
Per evitare l’insorgere di questo tipo di problemi – e dei loro inestetismi – l’uso di calze a compressione graudata è consigliato ad entrambi i sessi.