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Perché alle donne viene consigliato di indossare calze elastiche durante e dopo la gravidanza?

Gestazione e vene varicose

Donne, gravidanza e vene varicose: la tipica combinazione che nella maggior parte dei casi fa nascere nelle future mamme il desiderio (e spesso la necessità) di conoscere meglio le calze a compressione graduata.

Ma perché ginecologi, ostetriche e medici di base ne consigliano l’uso?

Già nel primo periodo della gravidanza le vene degli arti inferiori subiscono una dilatazione dovuta principalmente a fattori ormonali, a predisposizione genetica, età e attività fisica (per es. se si passa molto tempo in piedi).

Il 25% delle donne alla prima gravidanza - e il 50% di quelle ad una gestazione successiva - inizia a soffrire in questo periodo di gonfiori alle gambe e di inestetismi dovuti alla comparsa di vene varicose. Con il procedere della gravidanza intervengono poi motivi di natura meccanica (aumenta il volume dell’utero e di conseguenza la compressione esercitata sulle vene degli arti inferiori) che fanno insorgere altri problemi, quali: Per prevenire l’insorgere di questi problemi, a patto che non si presentino particolari sintomi indicatori di gravità, è possibile ricorrere a metodi naturali, quali:
  • dedicarsi ad un minimo di esercizio fisico (semplicemente camminando ogni giorno),
  • evitare l’eccessiva esposizione al sole e al calore,
  • tenere le gambe sollevate nei periodi di riposo,
  • iniziare ad indossare calze elastiche a compressione graduata.
Come ogni altro aspetto della gravidanza, anche l’indicazione sul tipo di indumento elastocompressivo più adatto da indossare deve essere fornita dal personale medico che segue l’intero percorso della futura mamma. In generale, come riporta il risultato di uno studio pubblicato dal British Journal of Obstetrics and Gynaecology e condotto dal Department of Dermatology, University Hospital, Tübingen in Germania (vedi il riassunto dell’articolo in inglese), l’uso di calze a compressione graduata (25-32 mmHg) su un campione di donne incinte si è dimostrato utile per favorire il flusso sanguigno venoso sia durante la gestazione che dopo il parto, e sintomi più soggettivi relativi ai problemi delle gambe (quali affaticamento muscolare, gonfiore e pesantezza nelle gambe) sono stati ridotti.
Lo studio ha quindi concluso come la compressione allevi i sintomi clinici della congestione venosa e migliori il flusso di sangue venoso delle gambe. In questo modo l’uso regolare di questi capi durante la gestazione e il periodo puerperale possono ridurre l’incidenza di eventi di natura tromboembolica.

Le proposte di Sanyleg

Gambe gonfie e varici svaniscono, nella maggior parte dei casi, dopo il parto. Ciò non toglie che, per alleviare i problemi sin dal loro insorgere - o prevenirli - sia sufficiente iniziare ad indossare calze caratterizzate da una compressione leggera.

Tradizionamente l’indicazione è quella di indossarli dal terzo mese e proseguire fino a 2 mesi dopo il parto.

Sanyleg propone diverse linee di prodotto che ben si adattano a questa condizione.

La Linea Preventiva Sheer comprende gambaletti, calze autoreggenti e collant in maglia a nido d’ape (“maglia a rete”) adatti a chi vuole cominciare il processo di prevenzione in modo semplice, iniziando a sostituire le normali calze di ogni giorno con questi eleganti capi d’abbligliamento che hanno il vantaggio di essere riposanti.

La Linea Antiembolismo comprende calze e gambaletti (comunemente chiamati “calze antitrombo”) con foro di ispezione, indicati per le donne che hanno subito un intervento chirurgico, come ad esempio un parto cesareo. La loro funzione principale è quella di essere un valido strumento, naturale e non invasivo, per diminuire l’incidenza della formazione di trombi. Questo grazie al fatto che, attraverso la loro azione compressiva, prevengono l’aumento della viscosità del sangue e di conseguenza la formazione di coaguli. Queste calze post-operatorie vengono spesso viste in ambienti ospedalieri in casi di pazienti immobilizzati e vengono utilizzate per un periodo limitato nel tempo – anche se, perché la loro azione sia effettiva, devono essere indossate sempre e costantemente per tutto il periodo del ricovero (inclusa la notte). Il loro uso in sostituzione alle normali calze – anche alle semplici calze preventive - è sconsigliato.

Per chi volesse approfondire l’argomento dell’efficacia delle calze a compressione graduata in ambiente ospedaliero, è stato recentemente pubblicato uno studio (Sachdeva A, Dalton M, Amaragiri SV, Lees T. – “Graduated compression stockings for prevention of deep vein thrombosis.” – vedi l’articolo originale in lingua inglese) secondo il quale la mancanza di mobilità causata da un ricovero può portare alla formazione di trombosi venose profonde (TVP), specialmente nella zona delle gambe, che possono estendersi ai polmoni provocando un’embolia polmonare: questo pericolo può essere scongiurato in modo naturale ricorrendo all’uso di calze elastiche che esercitino una compressione differente in differenti punti della gamba.

E per le “mamme runner”?

E per le “mamme runner”?
Per le neo-mamme che desiderano tornare in forma dopo il parto è sempre disponibile la linea sport di Sanyleg, che comprende diversi capi a compressione graduata destinati a tutte coloro che vogliono ricominciare a praticare attività sportive, quali corsa (jogging o running), spinning e simili. In questo caso l’azione elastica non ha una funzione preventiva o terapeutica, ma semplicemente aiuta le gambe a smaltire più velocemente il senso di affaticamento che si sviluppa naturalmente durante e dopo l’allenamento.

Per conoscere il perché si formano le vene varicose, è disponibile un breve video. Se desideri avere maggiori dettagli o inviare suggerimenti per forniture particolari dedicate all’abbigliamento per la gravidanza, visita la sezione contatti.